Isabel Márquez Moncada
Oggi, dopo una lunga malattia (degenza), dovuta a un tumore maligno, il Maestro Divino ha chiamato l’Annunziatina Isabel Márquez Moncada all’eternità, per ricevere il premio della vergine prudente e fedele. |
Si tratta della prima signorina che nel 1976 cominciò con la Societá San Paolo per dare inizio, anche in Venezuela all’Istituto Maria SS. Annunziata. Paolina… sí, però con un nuovo volto. Stando in famiglia, nonostante le preoccupazioni e il lavoro per aiutare i suoi, si rese conto che il suo cuore stava là con la Familia Paulina, e che il Maestro Divino stava accanto a lei rinnovando l’invito. Trascorsi i tre anni, presentó la domanda per rientrare in Comunità. La Superiora provinciale le consigliò la vita secolare consacrata come Annunziatina. Accetta la proposta come volontà di Dio, e il 16 maggio 1976 scrive a Don Angelo Vagnoni, Superiore de la Società San Paolo in Venezuela. Peró, in quel momento, l’Istituto Paolino Maria SS. Annunziata non esisteva ne in Colombia ne in Venezuela. A questa lettera le rispose Don Damaso Zanoni, ex Superiore Generale della Società San Paolo, che faceva parte della Comunità paolina di El Hatillo (Caracas). Con lui chiarì lo stile di vita delle Annunziatine e incominciò a corrispondere alla nuova “chiamata” con animo e buona volontà. Un nuovo campo di apostolato Isabel era una persona aperta, sincera, comunicativa, dinamica. Come arrivò in Venezuela, iniziò subito la sua missione nell’oriente del paese, nella città di Cumanà con il suo apostolato preferito: la diffusione in libreria. Di fatti, incominciò a lavorare nella libreria diocesana “Selecciones Venezuela”. Dopo qualche tempo, conoscendo la necessità di una presenza paolina nella regione del Guárico, si stabilì nella cittadina Valle de la Pascua. E quasi subito, nel 1977, aprì la libreria “El Mensaje” in un locale della Parrocchia N. S. della Candelaria, e dopo qualche anno in un altro locale più amplio e accogliente. Il nome stesso della libreria manifestava il suo anelito apostolico di far giungere il “Messaggio” del Maestro Divino alle anime. Di lì, andava di paese in paese visitando i Parroci, le famiglie, distribuiva il foglietto “La Domenica”, e, con il libro, dava la sua testimonianza di vita, una buona parola, un orientamento spirituale. Visitava le libreríe per presentare i libri della nostra Editoriale, della quale fu la rappresentante nelle regioni del Guárico e del Apure dal 1983. Un impegno apostolico con radici profonde Isabel alimentava il suo amore e impegno apostolico con un buon spirito di preghiera e vita interiore. Comprendeva il valore della vita consacrata e la viveva con allegria. Nelle sue lettere al Delegado dell’Istituto e nella relazione mensile manifestava la importanza della preghiera nella sua vita apostolica. Come le fu possibile, cercó una persona di fiducia per la librería, di modo che potesse realizzare il suo incontro col Maestro Divino nell’adorazione eucaristica, senza dover chiudere la librería. Con uno sguardo verso il futuro Isabel era anche una persona di volontà forte e decisa. Sapeva realizzare quanto si proponeva. Di buona intelligenza e amore allo studio, decise ottenere la Maturità Classica, e la conseguí frequentando il Liceo negli anni scolastici 1991 e 1992. La sua aspirazione era raggiungere la laurea in Comunicazione Sociale. Si avvicinano giorni di sofferenza La salute incominciò a venir meno. Dovette sottomettersi a un intervento chirurgico per estirpare un tumore maligno in un seno. Però lei non si disarmò, e seguì con il suo impegno nell’apostolato come sempre. Una presenza edificante Le Suore Missionarie di Maria assicurano che la sua presenza nella loro Comunità è stata sempre di edificazione per tutte. Nei momenti di lucidità si presentava sempre come Annunzatina, e manifestava la sua appartenenza e affetto alla Famiglia Paolina. Aveva anche lunghi momenti di silenzio e preghiera. Nonostante la malattia le procurasse intenso dolore, non si lametava mai, offriva tutto al Signore.
P. Pier Carlo Foconetti - Delegato |